C’è un’aria nuova nei boschi, nei prati e persino nei bordi dei sentieri di campagna. È primavera, la natura si risveglia, e con lei ritorna una tendenza antica quanto l’uomo ma oggi più che mai contemporanea: il foraging, ovvero la raccolta spontanea di erbe, fiori e frutti commestibili nel loro habitat naturale.
Se fino a qualche anno fa questa pratica era riservata a pochi appassionati di botanica o a nonni con una conoscenza tramandata di generazione in generazione, oggi il foraging è diventato un vero e proprio trend. Complice la crescente attenzione verso la sostenibilità, il cibo a chilometro zero e la riscoperta delle tradizioni, sempre più persone si stanno avvicinando a questo mondo affascinante e… gustoso.
Cos’è il foraging?
Il termine “foraging” deriva dall’inglese “to forage”, che significa cercare cibo. In italiano si parla spesso di “raccolta spontanea” o “caccia al cibo selvatico”. L’idea è semplice: invece di acquistare erbe aromatiche, fiori edibili o piccoli frutti al supermercato, li si cerca e raccoglie direttamente in natura.
Questa pratica non solo consente di arricchire la propria cucina con ingredienti freschissimi e stagionali, ma permette anche di entrare in sintonia con l’ambiente, di rallentare, osservare, imparare a riconoscere le piante e apprezzarne il ciclo vitale.
Perché il foraging è tornato di moda?
Il ritorno del foraging è legato a più fattori. Innanzitutto, l’interesse crescente per l’alimentazione naturale e sostenibile ha portato molte persone a riscoprire la cucina delle origini, fatta di materie prime semplici ma autentiche.
Inoltre, complice la pandemia, in molti hanno riscoperto il piacere delle passeggiate in natura, unito alla voglia di autoproduzione. Il foraging si inserisce perfettamente in questa visione di vita più lenta, consapevole e creativa.
Infine, la spinta arriva anche dal mondo dell’alta cucina: sono tanti gli chef stellati che fanno uso di ingredienti selvatici nei loro piatti, rendendo il foraging una pratica non solo “green”, ma anche gourmet.
Consigli utili per iniziare
Se stai pensando di cimentarti con il foraging primaverile, ecco alcune regole fondamentali per iniziare in sicurezza e rispetto:
1. Studia prima di raccogliere
Mai improvvisare! Alcune piante selvatiche possono essere tossiche o velenose. Esistono ottimi manuali di riconoscimento, guide tascabili o app dedicate. Ancora meglio: partecipa a una delle tante escursioni guidate con esperti di erbe spontanee.
2. Raccogli solo quello che conosci
Anche se una pianta ti sembra familiare, se non sei sicuro al 100% della sua commestibilità, lascia stare. Una buona regola è iniziare con le piante più comuni e facili da riconoscere.
3. Rispetta la natura
Non raccogliere più di quanto ti serve, non danneggiare le piante, evita di sradicare le radici e lascia sempre qualche esemplare sul posto per consentire la rigenerazione.
4. Scegli luoghi puliti
Evita aree vicine a strade trafficate, campi trattati con pesticidi o zone industriali. Il cibo selvatico è sano solo se cresce in un ambiente sano.
5. Usa contenitori adeguati
Porta con te un cestino o un sacchetto di stoffa per la raccolta e un coltellino per recidere le piante senza danneggiarle.
Le erbe e i fiori più comuni in primavera
Ecco alcune tra le più amate e facili da riconoscere:
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Tarassaco: ottimo sia crudo in insalata che cotto. I fiori si usano per sciroppi e frittelle.
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Ortica: perfetta per risotti, zuppe e frittate. Va sbollentata per eliminare l’effetto urticante.
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Silene (stridoli): tenera e saporita, ideale nei primi piatti.
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Cicoria selvatica: dal gusto amarognolo, si sposa bene con aglio e peperoncino.
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Fiori di sambuco: profumatissimi, si usano per preparare frittelle o sciroppi.
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Finocchietto selvatico: da usare fresco o secco per aromatizzare primi e secondi piatti.
Idee in cucina: 3 ricette da provare
🌿 Frittata alle erbe spontanee
Ingredienti:
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6 uova
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Un mazzetto di erbe miste (ortica, silene, cicoria)
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Sale, pepe, olio extravergine
Preparazione: Lava bene le erbe, sbollentale per pochi minuti, poi tritale. Sbatti le uova, unisci le erbe, aggiusta di sale e pepe. Cuoci in padella con un filo d’olio fino a doratura.
🌼 Frittelle dolci ai fiori di sambuco
Ingredienti:
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Fiori di sambuco (intere infiorescenze)
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100g di farina
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1 uovo
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150ml di latte
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Zucchero a velo
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Olio per friggere
Preparazione: Prepara una pastella con farina, uovo e latte. Intingi le infiorescenze e friggile in olio bollente. Scola e spolvera con zucchero a velo. Deliziose!
🌱 Pesto di ortica
Ingredienti:
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100g di foglie di ortica (sbollentate)
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50g di mandorle o noci
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50g di parmigiano
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Olio extravergine
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Aglio (facoltativo)
Preparazione: Frulla tutti gli ingredienti fino a ottenere una crema. Perfetto per condire la pasta o da spalmare su crostini.
Foraging e consapevolezza
Praticare il foraging non significa solo portare a casa ingredienti gratuiti, ma anche sviluppare una connessione profonda con la natura. Impariamo a osservare, a camminare con rispetto, a distinguere profumi e forme. È un esercizio di lentezza, attenzione e gratitudine.
E poi, c’è una soddisfazione unica nel cucinare con ciò che abbiamo raccolto con le nostre mani. Ogni piatto ha una storia, un luogo, un momento.