Coprifuoco e riaperture anticipate: cos’ha detto Draghi

Il coprifuoco rimane, ma potrebbe slittare di un’ora. Sulle riaperture anticipate, compresa quella dei ristoranti al chiuso, non si deciderà prima del 17 maggio

Il coprifuoco non sarà cancellato e ci vorrà ancora qualche giorno per uno slittamento di orario. Nel pomeriggio del 13 maggio, il presidente del Consiglio Mario Draghi, nel question time alla Camera (e in diretta tv), ha risposto così alle domande (e alle pressioni) dei deputati in merito a un possibile cambio di rotta sulle misure di contenimento del Coronavirus in vigore attualmente.

Coprifuoco, no alla cancellazione. Probabile lo slittamento alle 23

Il mantenimento del coprifuoco alle 22, confermato nell’ultimo Dpcm fino al 31 luglio, è la norma che più continua a generare polemiche. In tanti, ristoratori in primis, dal 26 aprile scorso chiedono uno slittamento dell’orario per il rientro a casa o addirittura la cancellazione del limite. Dalle dichiarazioni di ieri, però, Draghi per il momento non sembra intenzionato a cedere, nel tentativo di bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute. Il governo riunirà probabilmente una cabina di regia lunedì 17 maggio per decidere il nuovo programma (graduale e a tappe) di riaperture e del coprifuoco che non verrà cancellato, ma fatto slittare forse alle 23. Il nuovo decreto potrebbe entrare in vigore dal 24 maggio.

Matrimoni e riaperture dei ristoranti al chiuso: le ipotesi

Secondo le ipotesi in circolazione, alla fine di maggio, i centri commerciali potranno riaprire nel weekend, mentre Draghi ha chiesto ancora un po’ di pazienza alle coppie di futuri sposi: forse il settore del wedding avrà il via libera dal 15 giugno, per ora i matrimoni sono ancora considerati un’occasione ad alto rischio di contagio. Quando, invece, si potrà tornare a mangiare nei ristoranti e nei bar al chiuso? Al momento la data rimane il 1° giugno, quella dell’ultimo Dpcm, con la limitazione di orario dalle 5 alle 18.

 

Articolo di: “www.lacucinaitaliana.it”