Proponiamo ai nostri lettori questo articolo di Sandra Fiore pubblicato pochi giorni fa sull’Almanacco della scienza del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). L’autrice, attraverso l’esame delle filastrocche del poeta scrittore Gianni Rodari, racconta quali sono i cibi migliori e gli abbinamenti ideali per i bambini. L’aspetto interessane è che nei testi lo scrittore denota una certa maestria nell’indirizzare i piccoli verso alimenti semplici consigliando abbinamenti corretti necessari a una dieta corretta per i bambini.
Sedersi a tavola con Gianni Rodari, scorrendo le sue filastrocche come fossero menù. Sarebbe un modo divertente per scoprire tra i versi del poeta molti alimenti, soprattutto vegetali e dare vita a una dieta appetitosa e sana per i bambini. Il centenario della nascita del grande narratore e poeta per l’infanzia offre l’occasione per coglierne un aspetto meno frequentato: la cultura gastronomica. Dalla lattuga al pane, dalla carne agli spaghetti, dalla cioccolata al gelato, i cibi sono protagonisti e personaggi di filastrocche dove, tra una rima e l’altra, egli rivela un’attenta conoscenza dei gusti culinari infantili. Perché allora non provare a raccoglierne i suggerimenti per comporre un menù che contrasti la tendenza al sovrappeso di molti ragazzi, soprattutto dopo la quarantena?
“Alcune indagini hanno dimostrato che un’alta percentuale di bambini durante il lockdown ha modificato la propria alimentazione: oltre la metà ha mangiato di più rispetto al solito e anche la qualità dell’alimentazione ha subito variazioni, con l’assunzione più frequente di snack, patatine, dolci e junk food, consumati davanti a tv o playstation. I chili in più presi potrebbero non venire persi facilmente e contribuire all’obesità in età adulta se non si adottano stili di vita sani”, spiega Maria Grazia Volpe dell’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche.
Creando un ambiente giocoso, è possibile convincere i più piccoli a provare anche pietanze a base di verdure o legumi, in genere poco graditi. “La fantasia culinaria di Rodari si concretizza nel 1950 con il racconto ‘Le avventure di Cipollino’, dove i protagonisti sono principalmente ortaggi”, continua la ricercatrice. “In seguito, non sono mancati nella sua produzione riferimenti a ricette vegetariane, come ne ‘L’insalata sbagliata’ dove il Professor Grammaticus ordina i componenti: indivia, lattuga, sedano, cicoria, erbetta, due foglie di rughetta, mezzo pomodoro, cipolla. Prodotti stagionali che dovrebbero essere consumati sia a casa che nelle mense scolastiche”.
In questo periodo autunnale ben si collocano le preparazioni a base di zucca, che nelle avventure di Cipollino si consiglia arrosto con “qualche patatina fresca e naturalmente ben condita con rosmarino, erba salvia, uno spicchio d’aglio e un pizzico di peperoncino rosso”. “La zucca è ricca di carotenoidi e sali minerali, ha un sapore dolce ed è apprezzata dai bambini anche in vellutate con cipolla e patate”, spiega Volpe. L’elogio del pane profumato arriva ne “Il più bel giorno”. “I cereali sono la base della piramide alimentare in quanto principale fonte di carboidrati, fibre, vitamine del gruppo B, sali minerali, potassio, ferro, fosforo e calcio per gran parte della popolazione mondiale. Dalla loro macinazione si ottengono farine con proprietà e caratteristiche nutrizionali differenti. Nella preparazione del pane, la qualità è data soprattutto dalla farina usata e dalla raffinazione delle parti più esterne del chicco”, continua l’esperta del Cnr-Isa. “Una fetta di pane con marmellata, crema di cioccolato senza oli saturi, prosciutto senza conservanti, olio e origano, può costituire un’ottima alternativa a merendine e snack confezionati”.
Nella dieta è da evitare l’eccesso di carne, di cui abusa “Robinson il grassone”. “Non va eliminata ma mangiata nelle giuste quantità. Per le sue caratteristiche nutritive si rivela fondamentale nella fase della crescita, perché ricca di proteine nobili che contribuiscono a garantire e regolare lo sviluppo fornendo tutti gli aminoacidi, compresi quelli essenziali che l’organismo non è in grado di produrre autonomamente. I legumi però rappresentano un modo valido per sostituirla: lenticchie, fagioli, piselli, fave, ceci, soia sono alimenti e sapori che troppo spesso i bimbi non conoscono”, aggiunge Volpe. Per una pausa dolce, “Il palazzo del gelato” e “La torta in cielo”. Se preparati con materie prime e ingredienti freschi selezionati diventano merende o spuntini equilibrati.
“Per concludere, una dieta sana per l’infanzia deve contemplare possibilmente cinque pasti fondamentali in un giorno: colazione, due spuntini (uno a metà mattina e l’altro a metà pomeriggio), pranzo e cena. Ben vengano primi piatti a base di pasta, riso, anche misti a ortaggi e legumi e la polenta. Le verdure meglio se a pranzo e a cena, giocando sulla loro presentazione, come insegna Rodari. Una o due porzioni al giorno di pane. Sì alla carne tre volte alla settimana, da alternare a pesce, legumi e uova. I formaggi meglio assumerli un paio di volte, così come i salumi, prediligendo quelli senza conservanti. I dessert, infine, meglio se poco elaborati”, conclude la ricercatrice.
Sandra Fiore, Fonte: Maria Grazia Volpe, Istituto di scienze dell’alimentazione del Cnr, Avellino
Articolo di: ilfattoalimentare.it