Non mangiare carboidrati, ovvero escludere per lunghi periodi pasta, pane e altri cibi che ne sono fonte, fa veramente dimagrire? Ecco cosa c’è da sapere!
Non mangiare carboidrati fa bene? Spesso chi vuole perdere peso o semplicemente mantenersi in forma soprattutto affidandosi a diete fai da te commette l’errore di ridurre in modo drastico o eliminare del tutto pasta, pane, cereali e tanti altri alimenti che li contengono. Secondo un articolo pubblicato su Fondazione Umberto Veronesi un regime in cui questi nutrienti siano assenti oppure presenti in quantità molto scarse rischia di innescare un vero e proprio stress per l’organismo che alla lunga danneggia la salute. Eppure, negli ultimi anni, le diete low carb sono diventate molto popolari per perdere peso. Quindi il dubbio resta: non mangiare carboidrati fa bene oppure no? Abbiamo girato la domanda alla nutrizionista Nicoletta Bocchino. Ecco cosa ci ha detto.
Che cosa sono i carboidrati?
«I carboidrati sono nutrienti, nello specifico dei macronutrienti che necessariamente devono essere assunti attraverso la dieta quotidiana» spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Forniscono energia disponibile innanzitutto per il sistema nervoso e per i muscoli e partecipano a tantissime funzioni e processi dell’organismo». La conferma della loro importanza nella dieta quotidiana arriva anche dalle linee guida per una sana alimentazione secondo le quali dovrebbero rappresentare la metà dell’energia quotidiana, dando precedenza a tavola a quelli complessi sotto forma di amidi di cui sono fonte principalmente i cereali e i loro derivati, le radici, i legumi, i tuberi come le patate rispetto a quelli semplici (zuccheri) che si trovano nei biscotti, nei dolciumi, nelle bevande e in generale nei prodotti zuccherati.
I rischi per la salute del non mangiare carboidrati
Uno degli effetti più immediati di non mangiare carboidrati è la stitichezza. «I cibi che ne sono fonte, tra cui i cereali e i loro derivati, ma anche i legumi e la frutta apportano anche una quota di fibre solubili e insolubili che oltre a mantenere in equilibrio l’intestino ne favoriscono la regolarità, contrastando stipsi e stitichezza» dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. Seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati è stato associato poi a un rischio aumentato per la salute del cuore. «Uno studio pubblicato su “The Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition“ ha evidenziato che mentre la restrizione di carboidrati a breve termine può comportare una significativa perdita di peso anche se principalmente dalle riserve di acqua e glicogeno, un regime alimentare a basso contenuto di questi nutrienti per un lungo periodo mette a serio rischio la salute. La carenza di carboidrati nella dieta è inoltre associata a deficit di altri preziosi nutrienti tra cui alcune vitamine del complesso B di cui gli alimenti che li contengono sono fonte».
Gli effetti sull’umore
I carboidrati rappresentano un vero e proprio carburante non solo per il corpo ma anche per la mente. «Non includerli nei menù quotidiani porta innanzitutto ad avere livelli di energia molto bassi e a dover combattere con diversi malesseri tra cui la spossatezza, la fiacca, la stanchezza». Una carenza di carboidrati nella dieta influisce in modo negativo anche sul corretto funzionamento del cervello per il quale rappresentano una fonte costante di energia e addirittura sul tono dell’umore. «I carboidrati partecipano anche alla sintesi dei neurotrasmettitori che regolano il benessere emotivo come la serotonina, detta anche ormone del buonumore, la cui carenza aumenta il rischio di andare incontro a depressione e ansia».
Articolo di “ilgiornaledelcibo.it”