Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre le lancette dell’orologio si sono spostate un’ora indietro. Ecco cosa mangiare per combattere la stanchezza e gli altri piccoli fastidi legati alla diminuzione delle ore di luce.
Siamo tornati all’ora solare. Le lancette dell’orologio si sono spostate un’ora indietro. Nei primi giorni successivi al cambio dell’orario per via della riduzione delle ore di luce è facile sentirsi più stanchi, nervosi e avere difficoltà ad addormentarsi. Per contrastare i piccoli fastidi passeggeri può essere utile portare a tavola alcuni cibi che, grazie ai nutrienti preziosi che contengono, possono aiutare l’organismo a rispondere meglio agli stimoli esterni e favorirne l’adattamento ai nuovi ritmi. Con l’aiuto della nutrizionista Sonia Croci, scopriamo quali sono e perché conviene mangiarli.
Cosa mangiare per la stanchezza
Per sentirsi meno stanchi e spossati e favorire l’adattamento al nuovo orario, a tavola non devono mancare i cibi ricchi di
magnesio e potassio. «Questi minerali, preziosi per il buon funzionamento del sistema nervoso, aiutano a sostenere il benessere psicofisico dell’organismo e a combattere il senso di spossatezza. Ne sono buone fonti i cereali integrali, il cioccolato fondente, la frutta secca e i semi oleosi», spiega la nutrizionista Sonia Croci. Per combattere la stanchezza e la tristezza autunnale può essere utile poi scegliere i cibi ricchi di triptofano. «Questo aminoacido è un precursore della serotonina, l’ormone che regola l’umore. Si trova, ad esempio, nelle castagne, nei legumi, nelle uova, nel cioccolato».
I rimedi per contrastare l’insonnia
Per evitare di svegliarsi nel cuore della notte o avere difficoltà ad addormentarsi è importante fare un pasto serale leggero. «Vanno evitati intingoli, salse e cibi troppo elaborati che oltre a pesare sulla digestione e sulla linea, possono rendere il sonno più difficoltoso». Va poi ridotto il consumo di caffè ed evitato quello degli alcolici. «L’alcol, oltre a essere dannoso per la salute dell’organismo, non giova alla qualità del riposo. Ha un effetto sedativo solo apparente. In realtà, favorisce i risvegli notturni e disturba il sonno», precisa la nutrizionista Sonia Croci.
Articolo di: “www.lacucinaitaliana.it”