Yogurt magro, un paio di fette biscottate, frullati di frutta e ortaggi. O ancora coppe di frutta tagliata a grandi pezzi e preferibilmente di vario colore.
È così che, in questi giorni in cui è raccomandata la permanenza a casa, si può spezzare la fame dei bambini tra un pasto e l’altro. La noia che i piccoli possono sperimentare può spingerli a mangiare di più e fuori pasto, per questo è bene proporre loro alternative sane. Lo suggeriscono alcuni consigli elaborati dagli esperti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) affiliata della Società italiana di pediatria (Sip).
Poi, meglio preparare primi piatti con sughi poco elaborati, a base di verdure o di ortaggi oppure una zuppa di legumi. Come secondo piatto carni bianche, pesce, formaggi magri o latticini, affettati magri o uova. “Verdura e frutta – aggiunge Claudio Maffeis, presidente Siedp – possono completare il pasto, consentendo di assumere poche calorie e fibre e aumentare il senso di sazietà”.
“E’ importante mai come in questo momento – rileva ancora Maffeis – seguire le norme igieniche. Tra le modalità di cottura preferire quelle a vapore, ai ferri e al forno, limitando in quest’ultimo caso l’uso dei grassi. Frutta, verdura e ortaggi possono essere consumati crudi, purché ben lavati”. “È importante – aggiunge l’esperto – che la spesa sia ‘intelligente’ e prediliga alimenti sani: i legumi, ad esempio, hanno il pregio anche di conservarsi a lungo.
Questo periodo poi è un’ottima occasione per educare i più piccoli dal punto di vista alimentare, facendosi aiutare nella preparazione dei pasti e della tavola. Importante anche curare l’aspetto visivo del cibo nel piatto: da’ piacere e agevola la sazietà”.
E l’attività fisica? Quando si sta davanti allo schermo, meglio alzarsi ogni mezz’ora e camminare per casa (3-5 minuti).”Attraverso palle di gomma, bottiglie di plastica piene di acqua da usare come pesi, birilli o racchette, cerchi e tappetini di gomma – conclude inoltre Maffeis – è possibile attrezzare una palestra in casa”.
Articolo di www.ansa.it