Corpi estranei negli alimenti: come tutelarsi?
La normativa europea sulla sicurezza nei prodotti alimentari e la procedura di segnalazione per la tutela dei consumatori
Molto spesso accade che nelle confezioni dei prodotti alimentari di vario genere, vengano ritrovati dai consumatori dei “Corpi estranei negli alimenti”.
La normativa garantista sulla conformità dei prodotti
Nel sistema legislativo vigono copiose norme soprattutto europee che dispongono sulla conformità dei prodotti quale ad esempio, quelle relative alle disposizioni di igiene e controllo di filiera alimentare.
Ogni alimento deve avere una sua tracciabilità, che ne costituisce un prerequisito fondamentale della sicurezza.
Pertanto, vi è il Regolamento del Parlamento europeo che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo.
Ogni partita di prodotto è caratterizzata da un codice che tecnicamente viene definito lotto.
L’ identificazione dei prodotti è fondamentale, in quanto la gestione delle emergenze alimentari è una importante responsabilità a carico di ogni operatore del settore alimentare.
Ma l’ignaro consumatore quando si trova di fronte ad un tale spiacevole disguido, può avvalersi di una procedura per tutelare la propria incolumità.
Egli può, rivolgersi presso una associazione dei consumatori in cui è avvenuto l’acquisto e segnalare il fatto all’ azienda a cui si riferisce.
Lo Scopo della Segnalazione
Lo scopo di codesta segnalazione formale consiste in un invito all’azienda:
– a verificare la conformità del prodotto su quei lotti di produzione di quel periodo, di cui si mandano gli estremi;
– a voler considerare principalmente lo scopo di questa segnalazione oltre che come tutela per il consumatore, come indirizzo di serietà per l’immagine della azienda, in riferimento alla “Pubblicità ingannevole e comparativa“.
Questo passaggio è importante per ciò che concerne l’aspetto informativo dei prodotti, che pur non essendo collegato alle questioni igieniche e di sicurezza dell’alimento. Riguarda in particolare ad una tutela più estesa del consumatore, il quale, deve ricevere una serie di informazioni obbligatorie e ben dettagliate.
– a provvedere per l’ effetto, una volta accertata la problematica che si ripone all’attenzione, ad una proposta di equo ristoro.
Tale ultimo invito può consistere nella richiesta di un ristoro simbolico.
Qualora non vi siano state particolari lesioni alla persona oppure in caso contrario ma con prove certe, il consumatore può formulare un esposto all’Asl o ai Nas e in via civile, citare l’azienda in giudizio per l’ ottenimento di eventuale risarcimento del danno, previa diffida.
Fonte: studiocataldi.it – cimas