Danno più sapore ai piatti (e aiutano a ridurre sale e grassi), ma non solo. Ognuna ha specifiche proprietà. Che le si usi a pizzichi o in tisana o se ne ricavino oli essenziali.
Alloro
Per ognuna delle erbe trattate indichiamo non solo gli usi in cucina, per insaporire i piatti o preparare tisane, ma anche gli scopi per cui vengono utilizzati in fitoterapia gli oli essenziali che se ne ricavano.
Cominciamo, in rigoroso ordine alfabetico, dall’alloro. Tradizionalmente le sue foglie sono ritenute un antiparassitario naturale contro gli insetti che attaccano i cereali o i legumi, quindi se ne possono mettere un po’ nei barattoli casalinghi dove si conservano questi alimenti. L’infuso serve come tisana digestiva.
Basilico
L’aroma è dovuto un olio essenziale che stimolala peristalsi intestinale, riduce laproduzione di gas e agisce positivamente sui succhi gastrici anche semplicemente impiegato in un condimento per pomodori o nel pesto.
Ha anche proprietà antiossidanti dovute al suo contenuto di flavonoidi.
Cannella
La polvere della corteccia che aromatizza piatti e dolci, può contribuire a ridurre l’intolleranza glucidica (situazione di pre-diabete).
Per agire adeguatamente su questo problema dovrebbe però essere utilizzata sotto forma di preparazione galenica, a dosaggi stabiliti in base al quadro clinico.
Chodi di garofano
Anche solo masticati, i chiodi di garofano agiscono contro
il mal di denti perché la polpa è ricchissima di eugenolo (costituente di circa l’80% dell’olio essenziale) che non solo dà alla spezia l’aroma, ma ha poteri antisettici e anestetici. In decotto si usa con cannella, miele e limone, come antinfluenzale.
Curcuma
Usata come spezia ha una blanda azione antiossidante e digestiva ma, per sfruttarne al meglio i benefici, si utilizza non tanto in forma di tisana quanto di estratto secco, dotato di una interessante attività antiinfiammatoria, non solo sull’intestino ma anche sistemica (e cioè sull’intero organismo)
Dragoncello
Un infuso di dragoncello dopo i pasti aiuta la digestione, ma anche utilizzata negli alimenti questa pianta rende più facile il lavoro dello stomaco. Può anche contribuire a ridurre i gonfiori intestinali e favorire la diuresi. Il suo sapore piccante stimola inoltre l’appetito.
Finocchio
I semi di finocchio hanno proprietà digestive e diuretiche, riducono la formazione di gas intestinale. In decotto (o come fitoterapico) favoriscono la produzione di latte nelle neomamme perché il loro olio essenziale, l’anetolo, stimola la secrezione di tutte le ghiandole endocrine comprese quelle mammarie.
Maggiorana
La maggiorana, ricca di vitamina C e tannini, è antispasmodica, espettorante e sedativa. L’infuso e la tintura madre, hanno effetto calmante sullo stomaco e sulle pareti uterine e sono quindi valide contro dolori mestruali. Sotto forma di olio essenziale, ha attività antispastica sulla muscolatura del tubo digerente.
Menta
Dopo i pasti è digestiva e favorisce l’eliminazione dei gas intestinali; sotto forma di tisana o di preparati erboristici, può essere d’aiuto in caso di diarrea e disturbi gastrici. Il mentolo è considerato un vasodilatatore per la mucosa nasale e ha un’importante attività antiprurito e antidolorifica.
Peperoncino
Anche solo come spezia, il peperoncino è noto per ridurre i sintomi della dispepsia.
Sulla polvere sono stati condotti diversi studi per valutarne non solo l’attività contro la digestione lenta, ma anche sul colon irritabile, dovuta alla presenza in capsaicina che riduce gli spasmi.
Origano
Stimola le funzioni digestive e contiene un olio essenziale, ricco di carvacrolo, che ha importanti attività funghicide e battericide, tant’è che serve anche come conservante nelle carni. L’olio essenziale si usa per preparare medicinali galenici ad attività antibiotica, ma può avere effetti caustici.
Rosmarino
Molto presente in cucina, la pianta di rosmarino ha capacità digestive perché agevola la secrezione e l’eliminazione della bile. Contiene, inoltre, numerosi flavonoidi che hanno azione antiossidante e che, sia pure solo sperimentalmente, hanno mostrato d’avere proprietà analgesiche.
Salvia
A livello domestico oltre che come aromatizzante, serve per tisane anti-infiammatorie utili soprattutto per il cavo orale. Sempre in tisana, o come estratto, ha funzione diuretica, favorisce il ciclo mestruale e combatte le vampate perché contiene flavonoidi a debole azione estrogenica.
Timo
Usato in cucina per insaporire i cibi, in tisana (oppure sotto forma di sciroppo) ha un’azione espettorante e disinfettante delle vie respiratorie. Viene spesso utilizzato, come d’altronde la salvia, nelle creme deodoranti perché riduce la ipersudorazione.
Zenzero
Questa radice grattugiata sugli alimenti per dare loro il tipico sapore oppure masticata fresca o usata per tisane, ha un effetto antinausea e funziona anche per quella tipica della gravidanza. Nei preparati fitoterapici viene utilizzata sotto forma di estratti per trattare i dolori di tipo artrosico.
Articolo di www.corriere.it