Quali saranno i food trend del 2021? Delivery, whiped coffee, fake meat, bevande fermentate. Comunque le parole d’ordine saranno #sostenibilità e #nowaste
Come sarà la cucina del 2021? Sostenibile, stagionale e #wastefree. Il consumo di cibo prodotto con metodi naturali e meno impattanti per l’ambiente, insieme al tema della lotta allo spreco alimentare è divenuto ormai, più che un trend, il principale tema per un futuro più buono, giusto, pulito. Fa parte di una precisa scelta di responsabilità sociale di cui sono portavoce anche diversi chef stellati, come Massimo Bottura, con il suo progetto – creato insieme alla moglie Lara Gilmore – Food for Soul, ,che ad oggi ha recuperato più di 200 tonnellate di cibo con cui ha fornito un pasto a più di 80 mila persone. E, parlando di grandi chef italiani, non si può non ricordare che da sempre la Cucina Pop di Davide Oldani, è una cucina sostenibile, con ingredienti locali e stagionale a spreco zero da oltre vent’anni. La stessa Guida Michelin ha conferito quest’anno, oltre alle tradizionali stelle, le stelle verdi, con cui sono stati segnalati ristoranti i cui chef ogni giorno si impegnano – come ha afferma Gwendal Poullenec, Direttore Internazionale Guide Michelin – a creare “imprese sostenibili nell’ambito della gastronomia”.
Stagionalità e territorio sono due fondamentali keywords anche per la foodinfluencer Alida Gotta, che ha lanciato sul suo account Instagram l’hasthag #alidasuperfood: solo super food italiani però, niente bacche di gojii o quinoa: bensì legumi o verdure di stagione come broccoli e barbabietole, di cui Alida descrive proprietà nutrizionali, apporti vitaminici e minerali (con un metodo preciso: «pubblico prima la foto del prodotto e il giorno dopo una ricetta con lo stesso»).
Dopo il boom del 2020, il 2021 consacrerà definitivamente il food delivery. Che, secondo un’indagine svolta da Deliveroo su un campione di mille italiani, viene considerato una «coccola» da ricevere a casa, ma anche un aiuto per il settore della ristorazione. Il 41% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato il food delivery per esaudire un desiderio a tavola. Allo stesso tempo, oltre il 35% lo ha utilizzato come uno strumento per sostenere ristoranti, pizzerie, gelaterie e bar delle proprie città. A dimostrazione che il food delivery è stato, per gli italiani, una scelta utile per sé stessi, ma anche per gli altri, in particolare per i settori maggiormente colpiti dalla pandemia. Deliveroo ci conferma anche le cucine di tendenza il prossimo anno: giapponese, cinese e americana. Queste però verranno affiancate da culture gastronomiche vere e proprie outsider: la cucina messicana e la greca.
Sempre parlando di delivery, nel prossimo anno sarà possibile anche un’evoluzione italian style, di cui esiste già il primo format: si tratta di Delivery Valley, nuovo concept di ristorante nato apposta per il delivery, senza tavoli e con i riders al posto dei camerieri, creato dall’attivissima Alida Gotta e da Maurizio Rosazza Prin (e la cucina non è dark, bensì bene in vista sui trafficatissimi Navigli).
Altro trend nato dal delivery e in crescita eè rappresentato dai kit dei ristoranti stellati con ingredienti pesati e dosati per cucinarsi piatti fine dining a casa e imparare i trucchi dello chef direttamente dalle videoricette in streaming (vedi ad esempio il ristorante Era Goffi a Torino, con l’iniziativa Eraway).
Confermato anche il boom dei prodotti vegan a imitazione della carne animale:. Il motivo di questo successo? Il gusto unito all’eticità e alla sostenibilità. Infatti la fake meat – o carne surrogata, o finta carne – è un prodotto 100% vegetale, che però non si rivolge solo al mercato vegano. Infatti l’obiettivo del brand californiano Beyond Meat, distribuito in Italia dalla catena di hamburger gourmet Welldone , è quello di puntare ai consumatori onnivori proponendo prodotti appetibili, ma ‘realizzati’ a ridotto impatto ambientale.
In tema di beverage, il trend #nowaste sarà rappresentato da birre artigianali prodotte dagli avanzi di pane (vedi Ibrida, nata da una start up di quattro ragazzi del Politecnico di Milano), mentre l’altro trend (perfettamente circolare e sostenibile) sarà il kombucha, bevanda leggermente frizzante ottenuta dalla fermentazione di tè zuccherato. Di antichissima origine asiatica, il kombucha è diventato noto anche in Occidente (prima negli Stai Uniti, dove è diffusissimo) per le sue proprietà (è ricco di batteri benefici per l’organismo, di antiossidanti, polifenoli e vitamine del gruppo B, inoltre è utile nella depurazione di fegato e sangue e ideale per rafforzare il sistema immunitario).
E per chiudere questa carrellata di tendenze…un buon caffè! No, non una tazzina di espresso, ma quello che adesso è il più instagrammato e impazza su TikTok: cioè il Whipped coffee (aka Dalgona coffee). Si tratta di un caffè in spuma dolce e soffice, in pratica di un cappuccino rovesciato, che s può essere fatto a casa tre ingredienti che tutti abbiamo: caffè, zucchero e latte (vedi ricetta nella gallery sopra).
Sempre in tema caffè dal Giappone sta arrivando, dopo il tè matcha, un altro trend, il caffè giapponese. Lo ha confermato a Tuttofood la food blogger Sara Waka: «Non tutti lo sanno in Occidente, ma i giapponesi sono un popolo di veri e propri amanti del caffè». Infatti è diventato un autentico fenomeno di costume % Arabica, catena di coffee shop dove si possono degustare diversi aromi, assaporare le più svariate miscele e acquistare caffè in grani provenienti dalla fabbrica di ‘% Arabica’ nelle Hawaii”. Ciò che lo differenzia dal nostro espresso è una «filosofia dell’essenziale tipicamente giapponese, in cui il caffè diventa il momento di piacere che può dare senso a un’intera giornata».
Articolo di: “www.vanityfair.it”