FOOD TREND 2020: LE PREVISIONI DI WHOLE FOODS
Farine vegetali, cibi biologici, alternative vegetali alla carne e cibi per bambini sempre più salutari. Questi gli elementi più interessanti che emergono dal rapporto di Whole Foods Market, un’azienda alimentare statunitense acquistata da Amazon nel 2017. Ogni anno un pool di esperti tra produttori, distributori ed esperti di gastronomia compila una lista degli alimenti che entreranno nelle preferenze dei consumatori e che, quindi, troveremo con maggior probabilità nei supermercati e nella dispensa.
Ciò che emerge è, infatti, un elenco dei food trend per il 2020 su scala globale. Quali sono? Ecco la lista:
- alimenti da agricoltura organica e rigenerativa;
- farine vegetali;
- alimenti provenienti dall’Africa occidentale come, per esempio, zenzero, tamarindo e moringa;
- snack monodose sì, ma freschi da conservare in frigo e mangiare velocemente;
- prodotti vegetali ma “senza soia”;
- tipologie di creme alternative al burro a base di vari ingredienti tra cui il tahini, mandorle o zucca;
- alimenti salutari per bambini;
- prodotti dolcificanti diversi dallo zucchero;
- mix di proteine ovvero prodotti che mescolano fonti proteiche animali e vegetali come hamburger con una percentuale di funghi;
- bevande analcoliche che imitano il sapore di quelle alcoliche.
Complessivamente, l’analisi di Whole Foods Market permette di individuare diversi filoni di consumo già avviati da tempo. Da un lato, infatti, cresce ancora l’attenzione alla sostenibilità ambientale della filiera alimentare e la tendenza a scegliere alimenti che abbiano un minore impatto sul pianeta. Contemporaneamente si conferma come la salute sia ancora un fattore di scelta determinante quando il consumatore si trova al supermercato. Ecco, dunque, che sceglierà sempre più frequentemente prodotti “alternativi” e superfood che, sulla carta, dovrebbero essere benefici per l’organismo.
COSA MANGEREMO IN ITALIA NEL 2020?
Se l’analisi di Whole Food Markets ha uno spettro globale, la piattaforma di food delivery Uber Eats ha elaborato un report tutto dedicato all’Europa con un focus sui food trend per il 2020 in Italia. Tre saranno, quindi, gli alimenti più ricercati e apprezzati dell’anno: semi di lino, olio di canapa e tè kombucha.
Secondo le previsioni, invece, ci sono alcuni cibi che verranno soppiantati: è il caso di seitan e tofu, ma anche del Matcha (protagonista di un vero e proprio boom in questi anni), il taro e il kimchi. Verranno sostituiti da tempeh e jackfruit. È forte la curiosità verso i cibi provenienti da altre culture, ma passato il picco di interesse iniziale capita che i consumatori tornino su scelte più tradizionali.
Nel suo report, Uber Eats individua anche i Food Trend 2020 per quanto riguarda il delivery e la sorpresa la troviamo proprio in cima alla classifica. La più amata dagli Italiani, la pizza, verrà superata dal Pokè, un piatto freddo di origine hawaiana a base di riso, salmone e verdure. Al secondo posto troviamo, per l’appunto, la pizza e al terzo la cucina naturale, a conferma dell’ormai stabile interesse per cibi salutari e che facciano bene sia al pianeta che all’organismo.
Semplicità e curiosità verso alimenti esotici, queste sembrano le caratteristiche predominanti dei food trend per quest’anno appena iniziato. Interessa sempre di più che il cibo sia veicolo di una storia e di un messaggio, dall’origine della produzione fino all’impatto sull’ambiente. Come sottolineato anche dai ricercatori Azti-Tecnalia (E), centro specializzato in tecnologia dell’alimentazione in collaborazione con l’Accademia di Design di Bilbao, sono diversi gli elementi psicologici che condizionano i consumi e, tra questi, la consapevolezza ecologica e sociale delle scelte, la multisensorialità dell’esperienza alimentare, la soddisfazione in tempi rapidi dei bisogni, e la semplicità e naturalità di quanto si porta nel piatto. Tutti elementi che combaciano con le liste che descrivono i Food Trend e che ci permettono di immaginare i piatti dei prossimi mesi all’insegna della tranquillità e continuità.
Articolo scritto da Angela Caporale per “www.ilgiornaledelcibo.it”