Il problema delle intossicazioni alimentari, che interessa soprattutto i bambini e gli anziani, perché più sensibili, è ancora molto presente in Italia e in Europa anche se si riscontra una certa tendenza al miglioramento. Come per ogni altra cosa, la conoscenza del pericolo è il primo passo per cercare di evitarlo e sconfiggerlo. Ma cosa sono le intossicazioni alimentari? Si possono distinguere tre tipi di malattie legate agli alimenti:
- le infezioni alimentari, che si manifestano in seguito ad ingestione di alimenti contaminati da microrganismi patogeni;
- le intossicazioni alimentari, dovute a ingestione di alimenti contaminati da tossine;
- le tossinfezioni, dovute a ingestione di alimenti contaminati da batteri e tossine contemporaneamente.
In genere, i sintomi sono lievi e riguardano soprattutto l’apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea), ma alcune volte la sintomatologia può essere più grave, soprattutto nelle categorie di soggetti più sensibili, proprio come i nostri bambini.
A seconda del tipo di microrganismo o di tossina prodotta possono essere considerati a rischio diversi tipi di alimenti come latte crudo, formaggi non pastorizzati, carne non ben cotta, cibi inscatolati o conserve soprattutto se fatti in casa, acqua, frutta e verdure crude non adeguatamente lavate, uova, ecc… In sintesi, quasi tutti i tipi di alimenti.
Ricordiamoci inoltre che alcune caratteristiche intrinseche agli alimenti possono favorire o sfavorire lo sviluppo del patogeno, ad esempio generalmente i cibi contenenti più acqua sono più a rischio rispetto a quelli disidratati, o ancora che l’acido citrico (contenuto nel limone) aumenta l’acidità dei cibi e può essere un deterrente allo sviluppo della flora microbica.
E allora come ci si può difendere?
Si potrebbe provare a non mangiare, ma non sembra proprio un’ottima idea, dunque basta solo mettere in atto delle preventive strategie igieniche alimentari.
Dopo il sempreverde consiglio di lavarsi sempre e il più spesso possibile le mani, si possono elencare altri consigli di prevenzione importanti:
- Utilizzare utensili diversi per manipolare i cibi crudi e quelli cotti (soprattutto i taglieri e i coltelli sono importanti fonti di contaminazione degli alimenti)
- Evitare il contatto diretto o indiretto (anche nel frigo) tra alimenti cotti e non
- Non contaminare l’alimento mescolandolo con l’utensile utilizzato per l’assaggio
- Lavare accuratamente gli utensili utilizzati per manipolare gli alimenti crudi (se i taglieri sono segnati o rigati evitare di utilizzarli ricordando che proprio in quelle “crepe” potrebbero permanere i patogeni)
- Lavare accuratamente frutta e verdura soprattutto se andranno consumati crudi
- Cuocere gli alimenti fino al cuore (facendo particolare attenzione alla carne se è molto spessa o ai preparati a base di carne come polpette o polpettoni o hamburger)
- Cercare di consumare gli alimenti appena cotti, e se devono essere mantenuti per un breve periodo mantenere una temperatura non inferiore a 65°
- Raffreddare velocemente tutti gli alimenti cotti o deperibili (almeno a 5°)
- Cuocere rapidamente i prodotti refrigerati evitando lunghi periodi fuori dal frigo
- Non scongelare i prodotti a temperatura ambiente
- Nell’acquisto degli alimenti nei negozi, porre attenzione all’esposizione di certificati idonei di qualità e sicurezza alimentare, alla pulizia dell’ambiente, alla presenza del termometro vicino ai banconi
Alcuni consigli possono sembrare difficili da seguire, mentre altri sembreranno banali, ma la prudenza non è mai troppa, soprattutto quando si tratta di salute!