Cibo e turismo: due punte di diamante dell’offerta “Made in Italy” e la ristorazione li incarna entrambi. Non a caso uno chef (Massimo Bottura) e un pizzaiolo (Enzo Coccia) sono tra gli esperti che compongono il Comitato tecnico dell’Anno Nazionale del Cibo Italiano. «Abbiamo un patrimonio unico al mondo – dichiara il Ministro Maurizio Martina – che grazie all’Anno del Cibo potremo valorizzare ancora di più. Non si tratta di sottolineare solo i successi economici di questo settore, ma di ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura. Lo faremo coinvolgendo i protagonisti a partire da agricoltori, allevatori, pescatori, cuochi».
Il settore non poteva non cogliere le opportunità insite nelle parole del Ministro. «Con 41miliardi di euro di valore aggiunto e un milione di addetti – sottolinea Giancarlo Deidda, Vicepresidente Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi – la ristorazione si conferma componente decisiva dell’intera filiera agroalimentare. Se a ciò aggiungiamo che per i turisti stranieri ristoranti e bar sono ai primi posti delle cose che più apprezzano dell’Italia, è evidente come la valorizzazione del cibo italiano non possa non passare anche e soprattutto per la ristorazione».