Sapevate che alcuni cibi non scadono quasi mai? Con la corretta conservazione, alcuni alimenti rimangono commestibili anche dopo molto tempo dalla data di scadenza: zero sprechi! Ne abbiamo individuati 12!
Sembrerà incredibile, ma ci sono cibi che non scadono mai. O quasi. Eppure ogni cittadino italiano butta una media di 529,3 grammi di cibo a settimana, pari quindi a poco meno di 30 chilogrammi l’anno secondo l’ultima indagine dell’osservatorio nazionale sugli sprechi alimentari Waste Watcher.
Uno spreco che si potrebbe ridurre facilmente iniziando a conoscere i cibi che non scadono mai (o quasi) e che hanno una scadenza che va ben oltre quella data riportata sulla confezione.
E allora perché c’è la data di scadenza?
Bisogna fare una distinzione tra la dicitura “da consumare entro” (meglio conosciuta come data di scadenza) e “da consumarsi preferibilmente entro” (il termine minimo di conservazione) perché in Italia la differenza è molto sottile e spesso crea confusione.
Il produttore deve utilizzare “da consumare entro” per indicare che dopo la data riportata sulla confezione il prodotto può alterarsi e diventare pericoloso per la salute.
Se scrive invece “da consumarsi preferibilmente entro” è perché il prodotto può essere consumato ancora per lungo tempo dopo la data riportata ma, passato il termine, potrebbe essere alterato nelle sue caratteristiche organolettiche. Va detto che molto dipende anche dalla modalità di conservazione.
I 12 cibi che non scadono mai
Pasta, riso, sale, tonno: i cibi “immortali” sono davvero tanti e di uso comune. Ecco i mitici 12, più un “extra” per le serate con gli amici.
La pasta
La pasta secca ha una durabilità lunghissima già di per sé, generalmente di 24/36 mesi, ma può essere mangiata anche dopo anni se ben conservata (in luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore). Questo perché, essendo un prodotto secco appunto, ha un’umidità bassissima e quindi non ha carica microbica.
Il riso
Per il riso vale stesso discorso fatto per la pasta. Se ben conservato può durare anni. Temete lo svilupparsi di farfalline o altri insetti? Quello non dipende dalla data di scadenza ma dalla cattiva conservazione. Se l’ambiente è umido, poco pulito (bastano piccolissime briciole di altri prodotti) e il prodotto è conservato in una confezione non ermetica le farfalline possono penetrare nella confezione forandola e proliferare.
Il farro
Anche il farro rientra tra i cibi a lunghissima durata perché si comporta esattamente come la pasta e il riso. Anche in questo caso, valgono le regole di buona conservazione.
L’orzo
L’orzo essiccato è un altro alimento che non scade praticamente mai, come pasta, riso e farro essiccato. Le confezioni di orzo sono generalmente le stesse di pasta o riso: per una migliore conservazione, una volta aperto il prodotto, meglio travasarlo in contenitori ermetici perfettamente puliti.
I legumi secchi
Anche i legumi secchi, essendo privi di acqua, non sviluppano carica microbica: sono inattaccabili dai batteri. L’unica accortezza da adottare, se vengono cucinati dopo lunghissimo tempo, è quella di lasciarli in ammollo per un tempo leggermente più lungo, in modo che si reidratino correttamente.
Il tonno in scatola
Il tonno in scatola è un alimento che già di per sé ha una data di conservazione lunghissima. Ma anche dopo la data riportata sulla confezione può essere ugualmente mangiato, perché rimane commestibile per diversi mesi ancora. Questo perché il processo di inscatolamento del tonno prevede, oltre alla sterilizzazione, che venga tolto completamente l’ossigeno dall’interno della confezione. E senza ossigeno i batteri non possono proliferare.
Il sale
Il sale è un conservante naturale. Se ci pensate, già i nostri avi lo utilizzavano per conservare alimenti molto deperibili come la carne. Praticamente non ha data di scadenza, ma bisogna evitare che prenda umidità: spesso infatti viene tenuto per praticità vicino ai fornelli, e l’umidità che si sprigiona con la cottura dei cibi viene assorbita dal nostro sale. Utilizzatelo e richiudetelo subito in una confezione ermetica.
Lo zucchero
Anche lo zucchero è un conservante naturale e ha la stessa capacità igroscopica – ovvero la capacità di eliminare acqua dagli alimenti – del sale. Questo significa che muffe e batteri non hanno la possibilità di proliferare.
Il caffè
Il caffè macinato ha una scadenza di circa due anni. Ma se correttamente conservato nella confezione originale, non aperta si può utilizzare anche fino a un anno dopo la data di scadenza: le confezioni di caffè, infatti, sono solitamente sottovuoto.
L’aceto
L’aceto sostanzialmente non scade mai perché è un liquido acido che nasce dall’azione di alcuni batteri che a loro volta non consentono ad eventuali altri batteri di moltiplicarsi. Vale per tutti i tipi di aceto.
Il miele
Il miele è ricco di sostanze antibiotiche naturali, che fanno bene al corpo umano ma che impediscono anche la proliferazione batterica. Nel tempo potrebbe cambiare di consistenza, diventando più liquido o più solido, per via della cristallizzazione: questi processi naturali non compromettono la possibilità di consumarlo in sicurezza.
Il cioccolato fondente
Il cioccolato fondente è un alimento non deperibile se correttamente conservato. Può essere mangiato anche a distanza di anni, ma probabilmente noterete che avrà perso una buona parte delle sue note aromatiche.
I liquori
Avete mai fatto caso che i liquori o i superalcolici non hanno data di scadenza? Questo è perché l’alcol è un conservante naturale e non scade. Ovviamente molto dipende dalla quantità di alcol presente nel prodotto. Sicuramente, però, l’alcolico in questione – pur rimanendo commestibile – potrebbe cambiare radicalmente le sue caratteristiche organolettiche nel corso degli anni.