Torna il Festival del Giornalismo alimentare, in programma a Torino dal 20 al 22 febbraio prossimi, appuntamento di riferimento per parlare del rapporto fra il mondo del giornalismo e quello del cibo, arrivato alla quinta edizione.
Rispetto agli scorsi anni, l’evento si allunga, portando a 3 le giornate di lavoro (oltre a giovedì e venerdì, sono in programma panel anche il sabato mattina); cambia anche la location, perché la manifestazione si sposta al Centro Congressi del Lingotto, in via Nizza 270
Nei tre giorni di Festival, 35 panel di lavoro vedranno confrontarsi, nel corso di seminari e tavole rotonde, circa 170 esperti fra giornalisti, istituzioni, imprenditori, foodblogger, influencer, professionisti della sicurezza alimentare, chef e rappresentanti del mondo associazionistico.
Al termine delle giornate di lavoro, la discussione proseguirà attraverso i cosiddetti “eventi off”, a numero chiuso e riservati a giornalisti e blogger: quest’anno saranno 6.
Inoltre, saranno più di 20 i laboratori pratici gratuiti dedicati a giornalisti e blogger: oltre al fenomeno food sui media e alle iniziative antispreco, sotto i riflettori del Festival finiranno alcuni tra gli argomenti più “caldi” e controversi del momento, come le etichette nutrizionali che mortificano il “made in Italy”, le criticità del food delivery o le pratiche commerciali sleali nella filiera agricola, con l’intervento del ministro delle Politiche alimentari, Teresa Bellanova.
Altri incontri saranno più strettamente collegati al ruolo delle figure chiave nella comunicazione enogastronomica: molto atteso il ritorno sulle scene di chef Rubio, che si racconterà in un’intervista in esclusiva, mentre nel 65esimo anno della Guida Michelin si parlerà del futuro delle guide e delle riviste gastronomiche nell’ottica di un’evoluzione delle recensioni che esprima anche l’eticità delle aziende e dei ristoranti; infine, un board di giornalisti internazionali discuterà le condizioni del lavoro giornalistico in Europa, con momenti di riflessione sul precariato e sulle riforme necessarie per il futuro di un’informazione responsabile e indipendente.
Articolo di “www.ilsecoloxix.it”