Verdure e bambini: un amore difficile

Il rapporto dei bambini con le verdure non è sempre idilliaco: ecco qui alcuni trucchi per inserirle nella loro dieta.

È un luogo comune difficilmente smentito dall’esperienza (forse le eccezioni si contano sulle dita di una mano): uno dei primi ostacoli che si incontrano nello svezzamento dei bambini è il primo approccio con il mondo delle verdure.

Un incontro che nasce con diffidenza e che, se non viene preso in tempo, può sfociare in un vero e proprio odio verso tutto ciò che ha colore verde ed è dotato di foglie o di radici. In realtà, non bisogna stupirsi di questo atteggiamento, né tantomeno ricondurlo alla più vasta categoria dei capricci quotidiani: il rapporto problematico che i bambini hanno con le verdure nasce da una naturale diffidenza verso ciò che è nuovo e può proseguire negli anni e consolidarsi a causa di problemi digestivi, o semplicemente, di sapore sgradevole. Per invertire la rotta bisogna adottare metodi poco traumatici, assecondare i gusti del bambino (dove possibile) e scatenare la fantasia. Vediamo come.

Giocare sulle qualità organolettiche delle verdure

Partiamo da uno degli aspetti che più spiazzano e al tempo stesso intrigano i bambini: le forme, i colori e le consistenze delle verdure. Il trucco è quello di non far subire passivamente queste caratteristiche ma coinvolgerli in modo proattivo scoprendo ogni giorno qualcosa di diverso. Per prima cosa, cercate di portare a tavola piatti che siano sempre molto colorati e nei quali non predomini mai il verde (colore non particolarmente apprezzato). Costruite la composizione del piatto insieme ai vostri figli: sarà anche un’ottima occasione per fargli sperimentare più verdure nello stesso pasto. Anche la forma è fondamentale per rendere le verdure più accattivanti: utilizzate gli stampini per biscotti (o i semplici coppapasta) e create stelline, cuori o animali con le patate, le carote o le zucchine. Un’idea perfetta è quella di metterli per esempio come guarnizione di una vellutata di verdure o di un minestrone.

Quanto al metodo di cottura, occhio a prediligere quella in padella o al forno piuttosto che quella bollita. Altro consiglio può essere quello di insaporire le verdure più ostiche con condimenti saporiti ma al tempo stesso leggeri, come per esempio delle salsine a base di pomodoro o di yogurt. E non dimenticate di aggiungere anche un tocco di formaggio con una spolverata di parmigiano o un cucchiaino di formaggino spalmabile.

Le verdure ci sono ma non si vedono

Un altro stratagemma con cui portare a dama l’ardua impresa di far mangiare le verdure ai vostri pargoli è quello di nasconderle il più possibile. Pensate per esempio a tutte quelle paste ripiene che contengono ricotta e spinaci (cannelloni, ravioli), o anche a quei piatti che per il tipo di preparazione dissimulano la presenza delle verdure, come le polpette (meglio ancora se arricchite con una patata schiacciata e un po’ di formaggio). Sul fronte dei condimenti, poi, largo spazio alla creatività: potete realizzare dei ragù vegetali o dei sughi frullati a base di verdure con cui condire i formati di pasta più vari e divertenti. E ancora, realizzare dei brodi vegetali o dei succhi e delle centrifughe in cui aggiungere la frutta preferita dai vostri figli in modo da mitigarne il sapore.

Divertirsi con le verdure

Ultimo ma non ultimo: il divertimento. Componente indispensabile per convincere anche i bambini più scettici. Coinvolgeteli nella preparazione di “frittate sorridenti” creando i lineamenti del viso con le verdure a disposizione (olive, carote o pomodorini). Realizzate insieme spiedini di verdure di consistenza e colori diversi e lasciate che siano i vostri bambini a scegliere l’ordine in cui inserirle.

E se avete la fortuna di avere un balcone piuttosto ampio, non dimenticate di realizzare un piccolo orto e di curarlo con i vostri piccoli. Condividere insieme gli aspetti che riguardano la nascita e la crescita di ciò che si porta nel piatto oltre a stimolare la loro curiosità li renderà partecipi e consapevoli di ciò che mangiano. Stesso motivo per cui è importante portare il più possibile con sé i bambini durante la spesa in modo da renderli proattivi nella scelta degli ingredienti che amano di più.

 

Articolo di: “www.agrodolce.it”